"Acquadolce"
 
Home > News, Studi, Ricerche e Doc. > Alimentazione naturale e Consumo critico > TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SULLA COCA COLA E NON AVETE MAI (...)

TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SULLA COCA COLA E NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE.

22 luglio 2007

La lista di tutti i procedimenti, atti,documenti di denuncia contro la Coca-Cola, più un dossier.

Nel 2003 il Sindacato colombiano Sinaltrainal ha denunciato la Coca-Cola e le imprese di imbottigliamento per violazione dei diritti umani per casi di omicidio, rapimento e tortura materialmente commessi dai paramilitari delle AUC. La Corte con questa sentenza ha scagionato la Coca-Cola Company, giudicata non responsabile per gli atti compiuti dalle imprese che operano in franchising, ma ha altresì ritenuto sufficientemente provati i rapporti tra paramilitari e imbottigliatori, mandando avanti il procedimento nei confronti di questi ultimi. Il Sinaltrainal ha proposto appello contro l’esclusione della Company dal processo.

Nel 1999 un gruppo di dipendenti presentò una denuncia collettiva accusando la compagnia di sistematica discriminazione razziale contro gli Afroamericani. Nel 2000 la Coca-Cola acconsentì a pagare di 192.5 milioni di dollari di patteggiamento.

Secondo lo studio pubblicato da Laurie Barclay e Charles Vega sull’ American Journal of Clinical Nutrition la Cola gassata aumenta i rischi di osteoporosi nelle donne. Lo studio è stato condotto su 2538 donne americane consumatrici abituali di "Cola gassata" a confronto con donne bevitrici di liquidi gassati, ma "non Cola", e con maschi abituali consumatori di "Cola gassata". La perdita di massa ossea è risultata presente in modo assolutamente evidente solo nelle donne consumatrici abituali di "Cola gassata", anche nelle forme "light" e "decaffeinata".

il giudice dell’Alta Corte del Kerala Balakrishnan Nair ha dato 1 mese di tempo alla Coca-Cola per fermare l’estrazione dell’acqua di falda nell’impianto di Plachimada e trovare fonti alternative. I governi locali avevano accusato l’impianto di sovrasfruttare le risorse idriche della zona estraendo circa 1.5 milioni di litri di acqua al giorno. Il tribunale ha osservato che l’acqua di falda è risorsa nazionale che appartiene all’intera società e l’azienda non può reclamarne un uso eccessivo ai danni degli altri. Secondo la sentenza, il governo non ha potere di permettere ad un privato di estrarre grandi quantità di acqua di falda. Al contrario, lo Stato ha il compito di proteggere le risorse idriche di falda dallo sfruttamento eccessivo, e il non intervento dello Stato comporterebbe la violazione dei diritti fondamentali garantiti dall’articolo 21 della Costituzione come il diritto alla vita. La Coca-Cola ha annunciato che ricorrerà in appello.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso l’istruttoria avviata l’11 giugno 1998 nei confronti delle società controllate da The Coca-Cola Company operanti in Italia, nonché di alcuni imbottigliatori indipendenti operanti nell’Italia Meridionale e nelle isole, deliberando che determinati comportamenti e pratiche commerciali posti in essere da quelle società costituiscono abusi di posizione dominante ai sensi dell’art. 3 della legge 287/90. L’Autorità ha giudicato grave l’accertata violazione dell’art. 3 e ha pertanto deliberato di sanzionare i comportamenti delle società italiane di Coca-Cola con una ammenda di 30.607.950.000 lire, pari al 3% del fatturato del 1998 derivante dalle vendite dei prodotti Coca-Cola al gusto cola.

Nella puntata di venerdì 27 ottobre 2006 della trasmissione "Mi Manda Rai Tre" si è parlato di benzene, una sostanza cancerogena individuata in alcuni soft drink, termine commerciale con il quale vengono definite le bibite analcoliche. Riccardo Quintili, condirettore de Il Salvagente, ha presentato un’inchiesta pubblicata dalla sua rivista che fornisce i risultati di analisi effettuate su 15 prodotti tra quelli di maggior consumo. L’esito conferma che nelle bevande che contengono sia vitamina C che un conservante molto potente, il benzoato di sodio, si può scatenare una reazione dalla quale si produce appunto il benzene. Tra queste bevande anche la Fanta, prodotta dalla The Coca-Cola Company, che, diversamente da altre aziende del settore, ha dichiarato che non modificherà gli ingredienti per evitare la produzione di benzene.

Nel Gennaio del 2004, il Consigliere Comunale di New York City Hiram Monserrate e una delegazione della società civile, si sono recati in Colombia per indagare sulle accuse del Sinaltrainal secondo cui la Coca-Cola è complice delle violazioni dei diritti umani attuate dagli squadroni della morte dei paramilitari al fine di intimidire i sindacalisti e annientare il sindacato. Le conclusioni della Commissione d’inchiesta di New York City sulla Coca-Cola in Colombia confermano le denunce dei lavoratori, rilevando almeno 179 gravi violazioni dei diritti umani. Questo é il rapporto ufficiale in versione originale.

Coca-Cola continua ad attuare gravissime pratiche antisindacali, non solo in Colombia, ma anche in Eritrea, Guatemala, Nicaragua, Pakistan, Azerbaijan, Moldavia, Russia, Turchia, Perù, Venezuela e Kenia, come confermano i rapporti 2004-2005-2006 dell’ICFTU (Confederazione internazionale dei Sindacati Liberi) elaborati dall’Ufficio Internazionale FIM-CISL

Una commissione del parlamento federale indiano ha confermato, due giorni fa, la fondatezza delle accuse del Centre for Science and Environment (CSE), che un anno fa aveva rilevato tracce di pesticidi, oltre la norma, in 12 bibite frizzanti commercializzate da Coca Cola e Pepsi nel Paese asiatico. La commissione parlamentare ha disposto a sua volta analisi, rivolgendosi a due laboratori del Central Food Laboratori, a Mysore e Calcutta. I risultati hanno confermato la presenza di pesticidi, tra cui lindano e Ddt, ben oltre i limiti ammessi nell’Unione europea.

L’organizzazione statunitense per la difesa dei diritti umani Human Rights Watch ha pubblicato ieri un rapporto che denuncia come le imprese che comprano zucchero da El Salvador, tra cui Coca-Cola, stiano utilizzando il prodotto di un lavoro minorile tanto diffuso quanto pericoloso. Il rapporto, “Turning a Blind Eye: Hazardous Child Labor in El Salvador’s Sugarcane Cultivation”, contiene molte interviste a bambini, costretti a lavorare nove ore al giorno sotto il sole, utilizzando un machete per tagliare le canne da zucchero, di cui portano i segni su mani e gambe.

I lavoratori della fabbrica Brasserie de La Couronne S.A. / Coca-Cola Bottling Company of Haiti di Cap- Haïtien nel nord di Haiti riportano che la direzione sta portando avanti una serie di violazioni che comprendono salari sotto il minimo legale, violazioni della legge sullo straordinario e il licenziamento irregolare di Philomé Cémérant, segretario della neoformata federazione tra il Sindacato Batay Ouvriye Primo Maggio e il Sindacato dei lavoratori della divisione settentrionale della fabbrica La Couronne.

La California ha fatto causa alla Coca Cola accusandola di importare dal Messico bibite in bottiglie ad alto contenuto di piombo. Secondo le autorita’ californiane il livello dannoso di piombo e’ causato dalla vernice usata per decorare la bottiglia. ’’Milioni di bottiglie dannose per la salute sono state distribuite ai californiani e consumate nel corso degli ultimi quattro anni senza che sia stato fatto niente per prevenire i danni’’, affermano i promotori della causa.

Si allarga l’incidente in cui e’ incorsa la Coca-Cola in Giappone con le bevande alla polvere di ferro. All’inizio del mese era stato annunciato il "richiamo in fabbrica" di 830.000 bottiglie o lattine di sei tipi di bevande in cui era stata trovata la sostanza inquinante. La Coca-Cola aveva poi ridotto la cifra a 530.000 e aveva affermato che le quantita’ di polvere di ferro erano minime e non avrebbero causato alcun danno a chi le avesse ingerite. Oggi pero’ l’industria ha corretto le sue precedenti valutazioni, precisando che il numero di confezioni in questione e’ di ben 2,37 milioni e riguarda 27 tipi di bevande.

Nelle Filippine, circa 500 famiglie di Barangay Mansilingan, Bacolod City, hanno presentato una denuncia contro l’impianto di imbottigliamento della Coca-Cola per il presunto scarico di sostanze dannose nel fiume Magsungay. I residenti hanno denunciato di dover inalare il cattivo odore degli scarichi della compagnia di bevande. La denuncia è stata presentata martedì al consiglio del villaggio di Mansilingan e al consiglio cittadino di Bacolod. Il presidente di Purok Himaya, in un’ intervista su Bombo Radyo-Bacolod martedì ha protestato, "Non possiamo più sopportare l’odore che proviene dal fiume Magsungay soprattutto al mattino." Ha poi aggiunto che molti bambini nel suo villaggio hanno sofferto di mal di stomaco, asma e altre malattie respiratorie e della pelle.

L’International Labor Rights Fund ha presentato una denuncia negli USA per comportamento antisindacale della Coca-Cola in Turchia. Licenziamenti, pressioni e intimidazioni per ostacolare il sindacato DISK presso l’azienda distributrice della Coca-Cola Trakya Nakliyat ve Ticaret Ltd. Sti.

La Corte suprema indiana ha condannato oggi le multinazionali americane Coca-Cola e Pepsi, insieme ad altre dieci compagnie per aver dipinto a fini pubblicitari i loro loghi sulle pareti rocciose di un magnifico passo che attraversa il massiccio dell’Himalaya. Tre giudici indiani hanno multato per 4.000 dollari ciascuna delle due ditte produttrici di bevande e per 2.000 dollari le altre compagnie. La sentenza prevede anche che venga girato un filmato per documentare e valutare i danni, "le aziende condannate non hanno avuto nessuna autorizzazione e, dipingendo queste pubblicità, - viene detto nel rapporto ufficiale della Corte - hanno provocato danni irreparabili al fragile ecosistema dell’Himalaya".

Il sindacato internazionale del settore agro-alimentare IUF, cui aderiscono anche CGIL, CISL e UIL, denuncia gravi comportamenti antisindacali della Coca-Cola Beverages Pakistan Limited, sussidiaria della Coca-Cola Company, presso l’impianto di Karachi, tramite licenziamenti dei lavoratori sindacalizzati e loro sostituzione con lavoratori precari.

La Commissione UE pone una serie di limitazioni alla Coca-Cola per la tutela della concorrenza. I provvedimenti comunitari, vincolanti per la multinazionale fino al 31 dicembre 2010, prevedono in sintesi niente più accordi in esclusiva, niente più sconti per target o crescita, non sarà più possibile per Coca-Cola utilizzare i suoi brand più forti per vendere i propri prodotti meno popolari, 20% di spazio libero nei frigoriferi Coca-Cola forniti gratuitamente a esercenti e locali. Il provvedimento comunitario è stato accolto positivamente da Italgrob (Federazione italiana dei grossisti e dei distributori di bevande) che ha tenuto a precisare come ’il mercato italiano delle cole vive da anni in una situazione anomala, in cui un solo prodotto si è appropriato di oltre l’80% dei consumi e quando si raggiungono tali limiti viene a mancare la sana concorrenza commerciale.

Il 2 febbraio 2006 il parlamentare europeo Diamanto Manolakou ha rivolto una interrogazione alla Commissione, denunciando che il 19 gennaio 2006 la Coca Cola 3E di Grecia ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Atene e dei depositi di Rodi, Corfù e Messolongi con la conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro, con il licenziamento in tronco di 150 lavoratori a fronte di utili, che nel solo primo semestre 2005 sono passati a 205 milioni di euro dai 156 milioni di euro dello stesso periodo 2004. Questo incremento del 17%dà l’impressione che quel che la società definisce "ristrutturazione" altro non sia che la sua intenzione di incrementare ancora di più i suoi utili stratosferici.

Le bibite gassate corrodono lo smalto dei denti quasi come l’acido contenuto nelle batterie delle automobili. Insomma, "i soft drink alla lunga determinano una significante perdita dello spessore dello smalto", riferisce una ricerca della Southern Illinois University School of Dental Medicine, in Usa. Colpa dell’acido citrico e fosforico, ingredienti base di lattine e bottiglie ad alto tasso di bollicine. Gli scienziati Usa hanno sottoposto a esame 20 soft drink, comprese le best-seller Coca Cola, Pepsi, 7Up e le loro versione senza zucchero. E hanno misurato la loro acidità appena stappate. Quindi hanno immerso per 48 ore, dopo averle pesate, porzioni di smalto da denti appena estratti. Ebbene: "Lo smalto immerso in Coca Cola, Pepsi, Rc Cola, Squirt, Surge, 7 Up e Diet 7 Up, aveva perduto oltre il 5% del suo peso". Nella speciale classifica delle bibite meno amiche dei denti, la maglia nera va alla Rc Cola (pH 2,387), seguita dalla Cherry Coke (pH 2,522) e dalla Coca Cola (pH 2,525).

Home | Contatti | Mappa del sito | Area riservata | Monitorare l'attività del sito RSS 2.0

Sito realizzato con SPIP 3.0.2 - Squelette ViaSPIP 2.1.10b